Perchè imporre regole sull’abbigliamento a scuola?

di Arianna Artoni
L’ abbigliamento è sempre stato motivo di discussione tra gli alunni e gli insegnanti, molti pensano che siano necessarie regole, mentre altri sostengono che vada tutelata la libertà di espressione di ciascuno, anche nel modo di vestirsi.
Io credo che non ci debbano essere proibizioni, perché ognuno si deve vestire come vuole secondo i propri gusti.
Le uniformi scolastiche, infatti, adottate in molte scuole, potrebbero NON piacere e risultare scomode agli studenti per molte attività. Un abbigliamento di proprio gusto, invece, migliorerebbe l’autostima di molti ragazzi, facendoli interagire serenamente con i coetanei. Un abbigliamento confortevole può anche alimentare un buon rendimento scolastico.
Altre persone sostengono, invece, che la scuola sia un luogo dove si va per imparare e quindi l’abbigliamento deve essere ordinato e pulito, non provocatorio e appariscente come canottiere, jeans strappati o maglie con scritte volgari, quindi ben vengano regole rigide al riguardo.
Altri ancora ritengono che una divisa possa appianare le disparità economiche, rendendo tutti gli alunni uguali di fronte alle regole dell’istituto. Ragazzi con problemi economici potrebbero sentirsi uguali agli altri, non inferiori e sarebbero apprezzati per la propria personalità, non per come appaiono.
Le divise, tuttavia, secondo me, potrebbero configurarsi solo come una “MASCHERA” inutile, poiché non basta quello a far sentire i ragazzi tutti uguali e trattati con giustizia.
Inoltre l’educazione nel vestirsi dovrebbe venire dalla famiglia e non dagli insegnanti. Fin da bambini, i ragazzi devono imparare a gestire l’abbigliamento nei vari luoghi che frequentano, come la scuola, il tempo libero, lo sport, ecc.
Anche tra studenti con la divisa ci sarà sempre qualcuno con qualche segno distintivo come una collanina sgargiante, una cintura con le borchie o una pettinatura diversa. Perché proibire un tentativo di distinguersi dal resto della massa, impedendo la libertà di espressione?
Per concludere, credo che le regole per l’abbigliamento non siano necessarie anche perché un ragazzo è capace di capire da solo quale vestito sia adatto per la scuola e quale per la spiaggia o un’altra attività.
Regole troppo restrittive limiterebbero solo la libertà degli studenti, non rendendoli consapevoli e responsabili delle proprie azioni.