Mario Lodi, un maestro di scuola e di vita

di Arianna Adelfio, Emma Camorani, Arianna Mazzoni e Beatrice Seghedoni
Mario Lodi nasce il 17 febbraio 1922 a Piadena in provincia di Cremona. Si diploma all’istituto magistrale di Cremona nel 1940. Da studente si ribellava alla guerra e alle manifestazioni organizzate dai fascisti e venne arrestato, come Sandro Pertini, per motivi politici. Quando esce dal carcere si impegna per una scuola democratica.
Dopo la guerra, nel 1948 viene nominato maestro di ruolo dove scopre le sue capacità creative e scrive insieme ai bambini fiabe e racconti, tra cui il famosissimo Cipì. Era un maestro che metteva al primo posto i bambini e i loro diritti. Le sue metodologie educative furono inizialmente ispirate da quelle di Cèlestin Freinet (pedagogista-educatore francese) e diventa il punto di riferimento di tutti i maestri d’Italia della scuola elementare e i giovani insegnanti si ispirano a lui.
Il suo progetto editoriale è illustrato dai bambini della scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di tutta Italia, un giornale con abbonati e distribuito in tutta Italia. Adulti e bambini che vogliono diventare amici dove Mario Lodi era il direttore e ideatore con idee educative e grande innovatore. Insegna anche il rispetto della natura e per l’uomo. Affronta il problema sociale dell’influenza negativa che ha la televisione e augura a tutti noi ragazzi e insegnanti a rendere la scuola un luogo accogliente dove alunni, insegnanti e tutti quelli che in modo propositivo possono collaborare per il bene e il futuro di ognuno di noi.
Mario Lodi muore a Drizzona il 2 marzo 2014.