Luis Sepùlveda, lo scrittore che ci ha insegnato a volare

Luis Sepùlveda, lo scrittore che ci ha insegnato a volare

di Arianna Adelfio

L’autore cileno ci ha lasciato fisicamente qualche giorno fa, ma ciò che invece è rimasto e non morirà mai sarà tutta la sua opera, in particolare “Storia di una gabbianella e il gatto”, un racconto che narra temi di solidarietà e generosità disinteressata. Un gatto nero di nome Zorba a cui viene affidato la cura e la custodia di un uovo. Proprio un gatto, che nella sua natura, caccia gli uccelli e per volere della madre della gabbianella si deve prendere cura di un piccolo pennuto e gli deve anche insegnare a volare, un’impresa non semplice. Una storia che ha commosso il mondo, una storia di amicizia e di coraggio. La piccola gabbianella cresce e imparerà, anche grazie all’aiuto dei suoi amici gatti, un dare e ricevere. La chiameranno Fortunata la piccola pennuta. Questa storia, che dopo la morte dello scrittore, hanno riproposto in tv proprio ieri sera e che non mi sono persa mi ha lasciato il sorriso impresso sulle labbra. Amare chi è diverso da noi questo è il messaggio che ci ha voluto lasciare l’autore; donare tutto il nostro cuore anche se a volte è molto difficile esprimere certi sentimenti ed emozioni. Anche  il gatto Zorba dice che è molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma è difficile con chi è diverso. Fortunata glielo ha insegnato con la sua dolcezza. Infine la parte del film che mi ha colpito particolarmente è il messaggio importantissimo che l’autore ci ha lasciato, quello di credere in se stessi, di non rinunciare mai a raggiungere i propri obiettivi, anche se sembra tutto difficile, a tratti impossibile. Volare appare a Fortunata come qualcosa di talmente complicato che via via la porta a perdere sempre più fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.

Io penso che dovremmo imparare dalla gabbianella a lasciarci andare, a volare per cercare di raggiungere i nostri sogni, e dal gatto ad amare l’altro, quello che all’apparenza è diverso da noi o più debole. Concludo questo articolo con una frase del libro: “Bene gatto. Ci siamo riusciti – disse sospirando – sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante – miagolò Zorba – “Ah si?E cosa ha capito? – chiese l’umano – Che vola solo chi osa farlo” miagolò Zorba.

Grazie Luis, sarai sempre con noi!

FrancySpada

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