Mio fratello rincorre i dinosauri vince il premio europeo Efa Young

di Arianna Adelfio
L’emozionante film “Mio fratello rincorre i dinosauri” vince agli European film Awards il premio Efa Young Audience Award 2020.
Il premio è stato assegnato da una giuria composta da oltre 2.000 giovani appassionati di cinema provenienti da 32 diversi paesi di tutta Europa. Il film era stato presentato in anteprima durante la 76° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nella rassegna” Le Giornate degli Autori”. I Produttori del film Arturo Paglia e Isabella Cocuzza dichiarano di essere felicissimi e orgogliosi di questo prestigioso riconoscimento e lo dedicano a tutti gli operatori del cinema, a tutti coloro i quali si dedicano con passione a un settore che, anche in un momento di grande difficoltà come questo, riesce a regalare emozioni straordinarie come solo il cinema italiano di qualità sa fare.
In questo film recita uno dei miei attori preferiti, Alessandro Gassman, che bravo come suo padre Vittorio, interpreta il padre di Giò. Ma facciamo un passo indietro.
La trama racconta di un bambino Jack che ha sempre desiderato un fratello maschio con cui giocare e quando nasce Giò, i suoi genitori gli raccontano che suo fratello è un “bambino speciale”. Da quel momento nel suo immaginario, Giò diventa un supereroe dotato di poteri incredibili, come un personaggio dei fumetti. Ma col passare del tempo Jack scopre la realtà, cioè che il fratellino soffre della sindrome di down.
Il film è tratto dal libro omonimo e autobiografico dello scrittore Giacomo Mazzariol che ho letto tutto d’un fiato, una storia che ha cambiato le abitudini della famiglia, che la coinvolge e si rimbocca le maniche. Un libro che fa riflettere e che consiglio, a tratti commovente soprattutto quando Jack ha paura di essere giudicato ma che alla fine accoglie la diversità del fratello comprendendo che è proprio il suo modo di essere a renderlo così speciale. Un libro dalla fresca lettura perchè anche divertente, ma capace di trasmettere un messaggio, una storia che rispecchia molto la realtà difficile di una famiglia che deve fare i conti con una disabilità in una società non proprio di gran sostegno.