Imparare ad amare se stessi leggendo “Il pinguino senza frac”

di Matteo Fava
Ho letto un libro che mi ha consigliato mio nonno che si intitola “Il pinguino senza frac”, scritto nel dopoguerra da Silvio D’Arzo (pseudonimo di Ezio Comparoni 1920-1952). Lo scrittore era l’insegnante di italiano di mio nonno quando era alle scuole superiori; mi ha riferito che era davvero bravo e competente. Mio nonno ha l’esemplare numero ventisei del libro, in edizione limitata e stampato su carta Magnani di Pescia, una carta davvero spessa ma pregiata. All’interno ha delle bellissime illustrazioni disegnate da Alberto Manfredi con la sua firma a matita.
Il racconto narra la storia di Limpo, il più povero pinguino del mondo senza frac. Ha dei genitori poveri che non possono permettersi di comprargli il frac che desidera.
Da quel momento la vita sarà davvero difficile per lui.
Limpo è molto educato e pieno di idee, tutti lo evitano e viene spesso deriso perché a scuola non possiede il frac. Insomma lo fanno sentire diverso da loro. Lui chiede delle spiegazioni ai suoi genitori e loro sono costretti a rispondere con tristezza che non hanno soldi per aiutarlo e per acquistare un nuovo frac. A Limpo non rimane altro che allontanarsi da casa, andarsene dove nessuno lo conosce e lavorare per mettere da parte i soldi.
Per lui sarà dura cavarsela tra trichechi, foche bisbetiche e bufere polari ma così Limpo imparerà a diventare più forte. Farà tante domande a chiunque incontrerà e imparerà molte cose nuove. Alla fine potrà dire di sapere di più di un maestro di scuola e tornare a casa tutto soddisfatto ad abbracciare i suoi genitori.
Grazie alle sue esperienze lontano da casa, imparerà a superare la sua “diversità” e ad accettarsi.
Anche se è un libro apparentemente per bambini, può essere letto anche da una persona adulta perché fa riflettere chiunque.
Buona lettura!
Buona lettura.