La poesia di Kipling che ogni figlio dovrebbe leggere

La poesia di Kipling che ogni figlio dovrebbe leggere

di Arianna Adelfio

Nel 1940 Kipling scrive una lettera in forma di poesia dal titolo “Se” dedicata a suo figlio per insegnargli come distinguere il bene dal male e lo istruisce su come comportarsi al meglio.

Lui nella poesia, ci vuole comunicare che si diventa uomini stando a contatto con gli altri, facendo esperienze, amando, virtù che solo se li possiedi puoi diventare un adulto capace di affrontare il mondo.

Una stupenda riflessione in versi che da “Figli” ci insegna a diventare uomini e donne capaci di affrontare le difficoltà con coraggio e rettitudine.

Quando la mamma, qualche giorno fa mi ha letto questa poesia, ho provato un’immensa emozione tanto che l’ho stampata e appesa nella mia cameretta, vicino al letto perchè possano essere per me queste parole come una bussola, un punto di riferimento.

E il verso che ho imparato a memoria è stato “Tua è la terra e tutto ciò che è in essa” perchè in queste parole è racchiuso il segreto per poter vivere bene e star bene con gli altri e con se stessi.

Invito tutti a leggerla o meglio ancora ascoltarla perchè solo così potrete provare certe emozioni come è successo a me.

Ecco la poesia:

Se

Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te

la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;

Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.

Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”

Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!

FrancySpada

FrancySpada