La minaccia della discarica abbandonata

Gli “Scrittori di classe” della 5A della scuola Tassoni
«Frittelle, siete così belle! Tutto il tempo io vi penso e con questa canzone mi sento un po’ melenso!» cantava Trio dalle sue tre bocche in coro mentre solcava l’universo a bordo della propria navicella. «Volo nello spazio stando attento a mostri e meteoriti evitando di finire in un mare di… detriti! Oh, no!» In quel momento, Trio si accorse di essersi incagliata in mezzo a un immenso oceano di rifiuti spaziali. Trio è sempre stata una tipa un po’ distratta, però anche un pilota più abile avrebbe faticato a fare lo slalom fra tutti quei rifiuti: sembrava quasi di essere in una discarica a cielo, o meglio, a spazio aperto. L’atmosfera era davvero tetra e lugubre, da brividi! Trio aveva la netta sensazione che qualcosa la stesse osservando. «Ehm… c’è nessuno?» balbettò rivolta a quel mare di spazzatura. Le sembrò di scorgere persino un orrendo mostro tentacolare quando… «Ciao!» esclamò una voce petulante proveniente da una bocca linguacciuta posta su una coda arancione e rosa che spaventò la povera Trio. Sulla sua astronave era salito, senza farsi notare, un buffo alieno che la fissava con il suo solo occhio. «Mi chiamo Scorpio!» «Da dove… aspetta, tu vieni da fuori!» esclamò Trio. «Non hai paura del mostro?» «Ma quale mostro? È solo immondizia. Puzzy!» «Come ti permetti?» reclamò l’aliena blu. «No, non “puzzi”. Puzzy! È il nome che la mia gente ha dato a questo mare di rifiuti. Lo abbiamo creato noi! È un piccolo scherzetto che facciamo per far giocare le astronavi di passaggio che devono evitare i detriti! Ma non te la prendere, non sei la prima a rimanere incastrata!» spiegò ridacchiando Scorpio.
Trio, grazie all’abilità acquisita in anni di navigazione riuscì a liberarsi dai detriti; vide le altre navi spaziali ancora incagliate, decise quindi di aiutarle. Fece estrarre i bracci robotici della sua nave e avvicinandosi alle altre le liberò una dopo l’altra. Trio insieme agli altri alieni liberati e a Scorpio -che intanto aveva capito quanto fosse pericoloso il loro divertimento- decise di raccogliere tutti i detriti mettendo insieme tutte le reti presenti sulle astronavi creandone una unica molto grande. La rete trascinata dalle navi raccoglieva al suo interno tutti i detriti liberi nello spazio. Tutti insieme si diressero poi verso un pianeta disabitato lontano da tutti gli altri. Arrivati al pianeta si liberarono della rete con tutti i detriti gettandola in un lago enorme, apparentemente innocuo.
“Sai Trio” intervenne Scorpio, “io non credo che questa che abbiamo trovato possa essere una soluzione felice e corretta..mica possiamo riempire tutti i laghi dell’universo di spazzatura..”
“Hai ragione” ribattè Trio “dobbiamo pensare a qualcosa di più definitivo..per i rifiuti!”
Intanto che ragionavano su cosa fare, Trio e Scorpio si misero a pulire ma capirono che i rifiuti crescevano e ricrescevano come funghi, perchè gli abitanti delle galassie continuavano a gettarli nello spazio.
“Ehi Scorpio ho un’idea per risolvere questo problema, liberare le altre navicelle e aiutare l’ambiente: potremmo portare tutti questi rifiuti sul pianeta MangiaSpazza dove c’è un nuovissimo impianto di riciclo della spazzatura, con una bella sorpresa finale per chi lo utilizza!! Vai subito a chiamare i tuoi amici così possiamo cominciare subito!!”.
Scorpio tornò dopo pochi minuti con tantissimi altri buffi alieni del suo pianeta pronti a mettersi al lavoro.
“Dobbiamo dividerci in squadre” disse Trio a Scorpio, che subito diede a ciascuno il proprio compito come un vero capitano. “Tu Cecio ti occupi della plastica, Brando del vetro, Cadops della carta ed Angy dell’umido, ai posti di combattimento veloci e scattanti!!”.
Tutti prepararono le proprie navicelle cariche di rifiuti ben differenziati per partire verso MangiaSpazza.
Arrivati sul pianeta si trovarono di fronte all’enorme impianto di riciclo che sembrava un gigante di ferro che faceva un po’ paura!
A quel punto Trio, vedendo tutti un po’ spaventati, soprattutto Scorpio che dei mostri aveva un vero terrore, disse alla squadra: “Forza ragazzi non siate timidi, non è un mostro pericoloso, ma anzi vedrete che può fare una magia! Dai Scorpio comincia tu, getta il carico di rifiuti dentro alla macchina”.
Scorpio rovesciò la sua spazzatura nel tubo e la macchina iniziò a sbuffare e a fare strani rumori finché, dopo pochi secondi, rivelò la sua magia: dal fondo del tubo uscì un seme di palma.
Tutti gli alieni rimasero a bocca aperta per la sorpresa!! “Vi avevo detto che era magico no?” esclamò Trio. “Questa macchina speciale infatti”, continuò a spiegare la piccola aliena, “restituisce dei semi da piantare a chi porta spazzatura da riciclare e ognuno può scegliere che tipo di seme avere in cambio del rifiuto che porta”.
Sulla pulsantiera di comando della macchina infatti c’era un display con tante immagini dove ognuno poteva scegliere che tipo di seme avere in cambio della spazzatura. Si poteva scegliere tra un fiore, una pianta da frutto, una verdura, un albero da giardino, erba o un cespuglio.
In questo modo i piccoli alieni riuscirono a ripulire lo spazio, i loro pianeti e fare una buona azione per l’ambiente e per le generazioni future.
“Così potremo rendere più belli e più puliti i nostri pianeti!!” gridarono in coro tutti gli alieni!!!
Ma l’avventura dei nostri amici non era che all’inizio: la soluzione definitiva che avevano trovato per i rifiuti non aveva cancellato quel primo piccolo grande errore: gettare i rifiuti in un grande lago abbandonato. Infatti poco dopo essere stati sganciati nell’acqua, una tempesta di fulmini e raggi cosmici colpì il pianeta e, attratti dall’acqua, si schiantarono soprattutto nel lago.
Un enorme vortice iniziò a rotare e da esso si alzò improvvisamente un’enorme mostro-robot, fatto di rifiuti: i rifiuti spaziali avevano preso vita. Il mostro si lanciò nello spazio e iniziò a ingurgitare tutto quello che si trovava davanti.
La navicella di Trio vide ciò che stava accadendo da lontano e, quando si avvicinarono, videro il mega mostro che divorava stelle, astronauti e anche meteoriti! Quel mostro fatto di rifiuti stava per divorare anche la navicella di TRIO! Fortunatamente Trio aveva impostato la “Velocità della luce” e lui e Scorpio riuscirono a scappare.
“E ora che facciamo Trio..io odio i mostri, cosa abbiamo combinato con quei rifiuti?”, urlò Scorpio. Trio rispose: “Non ti preoccupare: chiediamo aiuto a chi ne sa più di noi, in materia di mostri fantascientifici.”
Cosultarono allora lo scienziato interstellare dottor Feesbick, che si ologrammò nella nave di Trio.
Lo scienziato li sgridò perché avevano creato, anche senza volerlo, il mostro. Poi propose di creare una macchina che facesse diventare il mostro una stella attraverso un’esplosione radioattiva. Lo scienziato non perse tempo e si mise al lavoro.
Ci mise giorni e giorni a crearla, perchè doveva nascere dall’utilizzo di spazzatura luminosa, ma dopo qualche modifica e qualche prova la macchina fu pronta avvertì i due alieni.
“Come potremo avvicinarci senza farci risucchiare da quel terribile mostro di spazzatura?” Si chiese Trio.
Si consultarono finchè Scorpio disse: “Perché andare da lui quando lui può venire da noi? Attiriamolo qui, ologrammando rifiuti nello spazio intorno alla navicella, quando sarà vicino lo porteremo a traiettoria del raggio!”
Trio attirò così il mostro verso di lui e a tutta velocità scappò verso il pianeta Blob, il pianeta dello scienziato. Appena Trio arrivò nei pressi del pianeta inseguita dal mostro girò a tutta velocità intorno a quel terribile ammasso di spazzatura e lo scienziato lo colpì col raggio e ci fu un’accecante esplosione. Dopo la fusione del mostro si sviluppò una nube di gas luminosa che cominciò a roteare e salire sempre più in alto fino a diventare una stella.
Da quella sera guardando con il telescopio tutti gli abitanti di quella Galassia poterono vedere in cielo il terribile mostro ormai annientato e trasformato in una luminosissima stella.
Trio vide, per la prima volta, lo spazio nero pulito! Era bellissimo..
Alla fine Trio e Scorpio si dovettero salutare eTrio tornò a viaggiare nello spazio alla ricerca di nuove avventure!