Jacobs e Tamberi, due storie da oro olimpico

di Leonardo Simonelli
Nella storia dello sport italiano, spesso abbiamo goduto di imprese miracolose.
Una di queste, fu la vittoria della maratona di Stefano Baldini, nella gara conclusiva delle olimpiadi di Atene 2004.
Recentemente, abbiamo potuto assistere ad un altro miracolo sportivo che segnerà la storia dell’atletica nel nostro paese per anni.
Stiamo parlando proprio di questo 1°Agosto, con il doppio oro, nel salto in alto con Gianmarco “Gimbo” Tamberi, conosciuto anche per la sua barba rasata da una parte sola, e nella disciplina “regina” delle olimpiadi, i 100 metri piani, con l’italo-americano Lamont Marcell Jacobs.
Ma dietro a questi due campioni, non si nasconde solo bravura, allenamenti e sforzi fisici, soprattutto nel caso di Tamberi.
Tutto inizia nel 2016, a pochi giorni dall’Olimpiade di Rio, a cui l’Italiano arrivava da favorito, quando, nell’ultima gara prima dei Giochi, si fa male a una caviglia tentando di superare i 239 cm.
Ricaduto sul materasso, si accorge subito che non va tutto bene, ma prova comunque a rimettersi in piedi. Subito dopo, lancia un forte grido di dolore, il sogno olimpico finisce prima ancora di iniziare. Si tratta di un bruttissimo infortunio, deve operarsi, e iniziare una lunga riabilitazione. Nel cammino post operatorio però qualcosa non va, perciò si deve operare di nuovo.
Deve un’altra volta ripartire da zero, ma con altrettanta voglia ricomincia, si allena e riesce a conquistare risultati importanti, di cui però non si accontenta ancora, il suo pallino fisso è quello, l’oro olimpico.
E così, arriva la convocazione a Tokyo, a cui giunge completamente ristabilito.
Riesce a qualificarsi per la finale e nel giorno delle medaglie, supera tutte le misure compresa 2:37 senza alcun errore.
Il percorso è esattamente lo stesso di un atleta del Quatar, Mutaz Essa Barshim, con cui è molto amico, e che come lui, subì un gravissimo infortunio.
A 2 metri e 39 entrambi sbagliano tutti e tre i salti, sarà spareggio, l’arbitro si avvicina, da le due possibilità, spareggio o oro a tutti e due. Tamberi e Barshim si stringono la mano ed il secondo dice al primo, “facciamo la storia amico”. Per l’arbitro non c’è nemmeno bisogno di chiedere cosa avevano scelto.
Per l’Italiano è stata una gioia incontenibile, non riusciva a controllare il suo corpo, sembrava un fiume in piena.
Ma le soddisfazioni non si fermano qui, infatti pochi minuti dopo, Marcel Jacobs, sbaraglia tutti i suoi concorrenti, nei 100 metri piani, stabilendo il record europeo, di 9 secondi e 80 centesimi.
Ad aspettarlo al traguardo era presente proprio Tamberi, che aveva vinto meno di dieci minuti prima e insieme i due possono finalmente festeggiare insieme i loro due ori conquistati con fatica e sudore.
Ma esattamente alle 15:50 di questo Venerdì 6 Agosto, abbiamo conquistato l’ennesimo oro nell’atletica, nella staffetta 4×100, un’altra vittoria non affatto scontata.
A regalarci questa fantastica, miracolosa vittoria, sono stati Lorenzo Patta, Fausto Desalu, il già oro Jacobs, e il semifinalista dei 100 metri piani, Filippo Tortu, protagonista della fantastica rimonta nell’ultima frazione, sul corridore Inglese.
Speriamo che il percorso di questi campioni continui per il meglio e che possano portare a casa molte altre soddisfazioni.