I ragazzi della Pertini chiedono uno spazio chiuso per le biciclette

di Giorgia Gilioli e Chiara Ciardiello
Nella scuola Pertini ci sono stati dall’inizio dell’anno alcuni casi di bici rubate.
Ad esempio, una ragazza, dopo pochi giorni che veniva a scuola in bici, all’uscita, non ha trovato più la bici che aveva lasciato all’interno del cortile scolastico e legato con un buon catenaccio.
Il problema è che il cancello principale della scuola rimane aperto tutta mattina e i bidelli giustamente non possono sorvegliare l’ingresso.
Ora i furti; rispetto all’inizio dell’anno, sono diminuiti e avvengono solo al di fuori del cortile scolastico grazie anche all’intervento della polizia municipale che ha sorvegliato per un po’ l’area dopo i primi furti, ma il rischio è sempre alto.
Genitori e studenti avevano presentato a fine ottobre una richiesta alla preside di chiusura dei cancelli ma è stato risposto che non è possibile chiudere il cancello per motivi di sicurezza. In caso di terremoto o di incendio infatti, dato che bisogna evacuare la scuola il più velocemente possibile, se gli ingressi fossero chiusi ci si metterebbe un po’ per aprirli. Questo vale anche per l’ingresso di un’ambulanza, che deve avere una via di ingresso libera e sempre accessibile.
Inoltre bisogna aggiungere che il cancello grande che rimane aperto è di pertinenza di Pertini 2, istituto diverso ma posto sempre all’interno dello stesso edificio.
A questo punto i ragazzi hanno lanciato una proposta che potrebbe risolvere il problema una volta per tutte.
Chiedono che venga recintata e chiusa l’area del parcheggio delle bici, dato che la zona è in un luogo ben separato e definito del cortile.
Si potrebbe pensare a un finanziamento in parte del Comune di Reggio che è proprietario della struttura e in parte dai genitori della scuola.
Questo permetterebbe a molti ragazzi di ricominciare a venire a scuola in bicicletta senza paura di non trovarla più all’uscita.